Il gusto della trasparenza . Gelatina di cotogne.

Il gusto della trasparenza

Gelatina di cotogne




Katia Zeta ha fatto un anno, da pochi giorni. Non avrei mai pensato che un avere un blog potesse essere così terapeutico, per me. Non è solo scrivere ricette, ma confrontarsi , con se stessi e con tanti altri , mettersi alla prova di continuo, imparare costantemente, divertirsi,e, non ultimo, tentare di fermare il tempo. 
Sì, perché quando scrivo qui, posto una foto, afferro un ricordo, è come se per le parole scritte,le immagini postate, i ricordi afferrati non fosse più possibile scomparire, né dalla mia memoria, né da quella di chi mi leggerà.
 E la paura del tempo che , inesorabilmente, scorre troppo veloce, da quando ho compiuto dodici anni, si affievolisce.
Sono pazza, forse, ma  è da allora che sento il tempo scappare, come acqua fra le dita, e non è affatto piacevole...
Il blog mi dona l'illusione di riuscire a bloccarlo.
Ho cominciato , un anno fa, con un post dove raccontavo della cotognata, e di come le fossi legata, e perché, ed oggi vorrei descrivere una preparazione che ho scoperto solo da qualche anno, ma che ha sempre nelle cotogne il suo ingrediente principale: la gelatina di cotogne.
Intanto,è bellissima, con quel suo colore che sembra lo stesso delle foglie autunnali, e poi è molto piacevole al gusto e dai molteplici utilizzi.
Va bene sì su una fetta di pane tostato, ma anche per farcire  una crostata, o ancora solo per lucidarla, o ancora per accompagnare un formaggio stagionato. 
Si utilizza l'acqua di cottura delle cotogne , una volta scolate per la preparazione della cotognata , aggiungendo una quantità di zucchero pari al suo peso , e portandola ad addensamento lentamente.
Per la preparazione della cotognata, vedete qui.




Ingredienti

Un litro di liquido di cottura delle cotogne usate per la preparazione della cotognata
Un chilo di zucchero
Una stecca di vaniglia

Procedimento

Porre in una pentola il liquido di cottura delle cotogne, filtrato, con lo zucchero e la stecca di vaniglia, e portare ad addensamento a fuoco dolce. Fare la classica prova della goccia su un piattino di porcellana: quando stenterà a scorrere, sarà il momento giusto per spegnere ed invasare.
Occorreranno barattoli di vetro con tappi a vite nuovi,ben puliti e fatti sterilizzare nel forno caldo.
Una volta riempiti e chiusi i barattoli, capovolgerli ancora bollenti, in maniera da creare il sottovuoto.






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